Bodhidharma

Quando il monaco buddhista indiano Bodhidharma arrivò in Cina, intorno al 520 d.C., il Buddhismo era già presente con varie scuole da più di 450 anni.
Il Buddhismo presentava molte similitudini con il Taoismo cinese, tanto che all’inizio si pensò che fosse una nuova tecnica per ottenere la longevità.
Nel corso di tre secoli, il Buddhismo si diffuse enormemente e si divise in diverse scuole, tra cui quella che, della meditazione aveva fatto la sua caratteristica principale: la Chan-tsung, scuola della meditazione.
Il termine Zen deriva dal cinese Chan, che a sua volta viene dal sanscrito Dhyana, meditazione appunto.
Tradizionalmente il monaco indiano Bodhidharma (Damo in cinese, Daruma in giapponese) viene considerato il fondatore del Chan, primo patriarca cinese e ventottesimo dai tempi del Buddha.
Arrivato in Cina dopo un lungo e difficoltoso viaggio intorno al 520 d.C., vide che il Buddhismo era spesso considerato una pratica di moralità e di buone azioni miranti ad assicurarsi meriti per una rinascita migliore.
Bodhidharma si ritirò per nove anni a meditare contro la parete di una caverna rifiutandosi di avere allievi.
Soltanto Huike (Eka 487 – 593) riuscì a convincerlo tagliandosi un braccio.

01 – Origini dello Zen in Cina